CORSO ACCADEMICO O SCUOLA PROFESSIONALE?

Studiare in un Corso Accademico della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Cuneo offre una prospettiva ampia ed esaustiva sulle tematiche che ruotano intorno alla musica elettronica e alla tecnica del suono.

A differenza di scuole professionali che si concentrano spesso su aspetti più specifici e dal taglio prevalentemente pratico, nei Corsi Accademici METS gli argomenti si affrontano a partire da una solida base teorica, e, ove possibile, inquadrandoli anche in un contesto storico ed estetico.

Per fare un esempio, uno studente tecnico del suono ha la possibilità di studiare la tecnica della registrazione relativa alla musica pop, con un approccio che include sia la teoria che la pratica, ma anche, volendo, di frequentare corsi di storia della pop music, arrangiamento pop-rock, ecc., tenuti da esperti della materia, scegliendo tra la vasta offerta formativa di materie del Conservatorio (oltre a quelle METS). Oltre a questa formazione “diretta”, spesso le sessioni di registrazione sia jazz che pop-rock avvengono durante lezioni apposite di musica d’insieme con gli studenti pop-rock e jazz del Conservatorio, per cui lo studente tecnico del suono si trova immerso in un ambiente dove oltre alla formazione specifica del suo corso ricevuta dai suoi Docenti, acquisisce indirettamente imput anche dai Docenti specialisti in quei generi musicali che si vanno a registrare. Ulteriore step interessante è quello delle registrazioni live ad artisti ospiti negli stessi generi, in cui anche le prove possono costituire un prezioso momento di arricchimento.

Il medesimo studente tecnico del suono può migliorare inoltre la sua cultura musicale generale acquistando dimestichezza anche nell’analisi e lettura di una partitura ai fini, ad esempio, di seguire una produzione di musica classica. L’esempio non è casuale, ma descrive casi concreti di esperienze pratiche maturate dai nostri studenti tecnici del suono nel loro percorso: la registrazione di un cd di musica classica per un’etichetta discografica giapponese, la collaborazione con un’etichetta tedesca, la registrazione audio live del Requiem di Mozart alla Sacra di San Michele per una trasmissione video da parte di emittenti televisive sull’intero territorio nazionale.

Uno studente compositore elettronico d’altro canto, oltre a “sporcarsi le mani” con i suoni fin dall’inizio, seguirà un percorso approfondito di storia e analisi della musica elettroacustica (e non solo), molto utile per comprendere al meglio le varie tecniche compositive usate nella pratica, e, soprattutto, per orientarsi con più consapevolezza tra le varie tendenze artistiche e realtà musicali di oggi, ma anche una solida preparazione in informatica musicale, in acustica e in psicoacustica applicata alla composizione. 

Ciò non significa assolutamente che gli aspetti pratici siano sacrificati, anzi è vero il contrario. Un rapido giro sulla pagina dei nostri eventi può rendere idea della mole di opportunità creative e di performance che uno studente compositore METS possa avere, anche a livello internazionale e in contesti prestigiosi, creando un bagaglio di esperienze utili anche per una futura carriera.

La possibilità di una preparazione quanto più ampia e “trasversale” tra competenze diverse sia teoriche che pratiche, possibile in un Conservatorio come il nostro, è condizione importantissima proprio nel mondo del lavoro “fluido” dei giorni nostri, dove sempre più spesso ci vengono richieste conoscenze che vanno oltre la specializzazione primaria di ciascuno di noi.

Infine, rispetto ad una scuola professionale, studiare in Conservatorio ha il vantaggio di conferire un titolo universitario riconosciuto in tutti i paesi dell’Unione Europea e spendibile in alcuni concorsi pubblici.

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto