FAQ: STUDIARE MUSICA ELETTRONICA A CUNEO

COS’È IL METS?

METS sta per Musica Elettronica & Tecnica del Suono, acronimo che riassume i due rami di studio principali dei Corsi Accademici del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio “G. F. GhedinI” di Cuneo. 

Da un lato c’è infatti il percorso di musica elettronica (M.E.) sperimentale ed applicata (composizione, interpretazione, sound design, installazioni multimediali interattive, audio per video), e dall’altro quello di ingegneria del suono, che tocca la tecnica del suono (T.S.) in studio di registrazione in tutte le fasi (registrazione, editing, mixing, mastering) ma anche dal vivo, negli ambiti della musica rock-pop, jazz, classica e non solo, nonché le applicazioni nel multimedia.

La nostra “Università della musica” è inoltre tra i pochi poli a livello nazionale dove questo doppio percorso appena descritto è completo, permettendo infatti agli studenti di frequentare sia per il ramo Musica Elettronica che per quello Tecnico del Suono un Triennio di Primo Livello che garantisca la formazione di base, che, eventualmente, di continuare gli studi con un Biennio Specialisico di Secondo Livello, attualmente il massimo grado di formazione accademica nel settore conseguibile in Italia, in attesa dell’istituzione dei Dottorati.

CHE TITOLO DI STUDIO CONSEGUO AL METS, E CHE VALORE HA?

METS offre agli studenti la possibilità di conseguire al termine dei rispettivi percorsi di studio (ossia al superamento di tutti gli esami e dopo la prova finale con discussione della tesi), Diplomi Accademici di primo e secondo livello che, in virtù della legge 24 dicembre 2012, n. 228, art.1 comma 102 e seguenti, sono euipollenti ai titoli di laurea triennale e magistrale rilasciati dalle università in determinati settori disciplinari. Si tratta cioè di titoli universitari dei cicli di istruzione superiore della Repubblica Italiana, riconosciuti in tutta i paesi dell’Unione Europea e spendibili per l’ammissione a determinati concorsi pubblici e per l’accesso al terzo ciclo di formazione superiore, i dottorati di ricerca.

I corsi di primo livello hanno durata triennale (corrispondenti al Bachelor estero), mentre i corsi di secondo livello, specialistici, hanno durata biennale (e corrispondeono ad un Master estero). 

CORSO ACCADEMICO O SCUOLA PROFESSIONALE?

Studiare in un Corso Accademico della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Cuneo offre una prospettiva ampia ed esaustiva sulle tematiche che ruotano intorno alla musica elettronica e alla tecnica del suono.

A differenza di scuole professionali che si concentrano spesso su aspetti più specifici e dal taglio prevalentemente pratico, nei Corsi Accademici METS gli argomenti si affrontano a partire da una solida base teorica, e, ove possibile, inquadrandoli anche in un contesto storico ed estetico.

Per fare un esempio, uno studente tecnico del suono ha la possibilità di studiare la tecnica della registrazione relativa alla musica pop, con un approccio che include sia la teoria che la pratica, ma anche, volendo, di frequentare corsi di storia della pop music, arrangiamento pop-rock, ecc., tenuti da esperti della materia, scegliendo tra la vasta offerta formativa di materie del Conservatorio (oltre a quelle METS). Oltre a questa formazione “diretta”, spesso le sessioni di registrazione sia jazz che pop-rock avvengono durante lezioni apposite di musica d’insieme con gli studenti pop-rock e jazz del Conservatorio, per cui lo studente tecnico del suono si trova immerso in un ambiente dove oltre alla formazione specifica del suo corso ricevuta dai suoi Docenti, acquisisce indirettamente imput anche dai Docenti specialisti in quei generi musicali che si vanno a registrare. Ulteriore step interessante è quello delle registrazioni live ad artisti ospiti negli stessi generi, in cui anche le prove possono costituire un prezioso momento di arricchimento.

Il medesimo studente tecnico del suono può migliorare inoltre la sua cultura musicale generale acquistando dimestichezza anche nell’analisi e lettura di una partitura ai fini, ad esempio, di seguire una produzione di musica classica. L’esempio non è casuale, ma descrive casi concreti di esperienze pratiche maturate dai nostri studenti tecnici del suono nel loro percorso: la registrazione di un cd di musica classica per un’etichetta discografica giapponese, la collaborazione con un’etichetta tedesca, la registrazione audio live del Requiem di Mozart alla Sacra di San Michele per una trasmissione video da parte di emittenti televisive sull’intero territorio nazionale.

Uno studente compositore elettronico d’altro canto, oltre a “sporcarsi le mani” con i suoni fin dall’inizio, seguirà un percorso approfondito di storia e analisi della musica elettroacustica (e non solo), molto utile per comprendere al meglio le varie tecniche compositive usate nella pratica, e, soprattutto, per orientarsi con più consapevolezza tra le varie tendenze artistiche e realtà musicali di oggi, ma anche una solida preparazione in informatica musicale, in acustica e in psicoacustica applicata alla composizione. 

Ciò non significa assolutamente che gli aspetti pratici siano sacrificati, anzi è vero il contrario. Un rapido giro sulla pagina dei nostri eventi può rendere idea della mole di opportunità creative e di performance che uno studente compositore METS possa avere, anche a livello internazionale e in contesti prestigiosi, creando un bagaglio di esperienze utili anche per una futura carriera.

La possibilità di una preparazione quanto più ampia e “trasversale” tra competenze diverse sia teoriche che pratiche, possibile in un Conservatorio come il nostro, è condizione importantissima proprio nel mondo del lavoro “fluido” dei giorni nostri, dove sempre più spesso ci vengono richieste conoscenze che vanno oltre la specializzazione primaria di ciascuno di noi.

Infine, rispetto ad una scuola professionale, studiare in Conservatorio ha il vantaggio di conferire un titolo universitario riconosciuto in tutti i paesi dell’Unione Europea e spendibile in alcuni concorsi pubblici.

CHE TITOLO DI STUDIO DEVO AVERE PER ACCEDERE AI CORSI ACCADEMICI METS?

Per essere ammessi ai corsi accademici di primo livello METS è necessario un Diploma di Maturità di Scuola Superiore quinquennale. In casi eccezionali il Diploma di Maturità è conseguibile anche entro il primo anno di corso METS, il che significa che uno studente potrebbe frequentare il quinto anno di scuola superiore e contemporaneamente anche il primo anno di METS, a patto che entro il termine di tale anno accademico consegua il Diploma di scuola superiore.

Per l’ammissione ai corsi accademici di secondo livello METS è necessario  un titolo di primo livello, preferibilmente un diploma accademico di primo livello in Musica Elettronica o in Tecnico del Suono (rilasciati dopo un triennio METS o di altri Conservatori).

È tuttavia possibile iscriversi ai bienni METS anche se si è in possesso di altri diplomi accademici di Conservatorio o altre lauree triennali universitarie non in Musica Elettronica, a fronte comunque di una adeguata e documentata preparazione nelle materie oggetto dei corsi. Gli studenti in questa situazione potrebbero vedersi attribuire dei debiti formativi (ossia dei crediti formativi da recuperare oltre a quelli previsti dal piano di studi del biennio che intendono frequentare; in sostanza dovranno “recuperare” il divario di preparazione rispetto agli studenti che si iscrivono ai bienni METS avendo già conseguito una laurea triennale in Musica Elettronica o Tecnico del Suono.

Anche uno studente con diploma di primo livello in Musica Elettronica ad indirizzo compositivo che volesse iscriversi al biennio di Ingegneria del Suono potrebbe avere dei debiti da recuperare, così come uno studente con titolo triennale in Tecnico del Suono che volesse accedere al biennio in Composizione e Sound Design.

I debiti formativi vengono recuperati di norma con la frequenza ad un numero variabile di corsi supplementari rispetto a quelli del piano di studi del biennio prescelto.

Gli studenti METS che hanno concluso la frequenza del triennio possono iscriversi in via eccezionale al biennio, iniziando a frequentare le lezioni senza “perdere tempo”, ma a condizione di conseguire il diploma accademico triennale (ultimando gli esami e discutendo la tesi) entro la sessione invernale immediatamente successiva all’ultimo anno accademico frequentato in corso nel triennio.

QUALI CORSI ACCADEMICI OFFRE METS?

METS offre corsi accedemici triennali di primo livello e biennali di secondo livello (specialistici). Cliccando sulle denominazioni di ciascun corso visualizzerete il relativo piano di studi.

Per quanto riguarda il triennio, la scelta è tra il corso di MUSICA ELETTRONICA AD INDIRIZZO COMPOSITIVO (codice ministeriale DCPL34) e tra il corso di TECNICO DEL SUONO (codice DCPL61). La scelta del percorso triennale viene operata dallo studente all’atto dell’iscrizione al primo anno. Il passaggio da un triennio all’altro è possibile, a patto che lo studente recuperi le materie specifiche del nuovo percorso non frequentate nel vecchio. La presenza di materie comuni ai due percorsi (specie al primo anno) rende questo passaggio meno complesso da realizzare, se avviene ad esempio tra il primo e il secondo anno di corso. 

Intesi come ideale prosecuzione e ulteriore specializzazione dei trienni, i corsi accademici biennali di secondo livello METS prevedono due nuovi percorsi di specializzazione, rispettivamente in MUSICA ELETTRONICA – COMPOSIZIONE E SOUND DESIGN (codice ministeriale DCSL34) e in TECNICO DEL SUONO – INGEGNERIA DEL SUONO E MULTIMEDIA (codice DCSL61). Quest’ultimo è uno dei pochi attivi del genere a livello nazionale.

Attualmente è inoltre ancora attivo ma ad esaurimento un biennio di secondo livello in CREZIONE MUSICALE E TECNOLOGIE INTERATTIVE MULTISENSORIALI.

METS propone inoltre un Corso Preparatorio rivolto a chiunque abbia intenzione in futuro di iscriversi ai trienni accademici METS, che offre una formazione teorica e musicale di base e introduttiva alle materie tecnologiche.

METS collabora inoltre all’offerta formativa di un biennio specialistico in Didattica della Musica e nuove tecnologie, il “DIDAMETS”, col Dipartimento di Didattica della Musica del Conservatorio di Cuneo, che è responsabile del corso. La filosofia di questo percorso, che è di fatto una specializzazione in Didattica della Musica, è cquella di preparare i futuri aspiranti Docenti di musica nelle scuole ad una didattica che faccia un uso più approfondito e consapevole delle nuove tecnologie per l’audio e le applicazioni musicali, anche interattive.

SONO INDECISO: COMPOSIZIONE ELETTRONICA O TECNICO DEL SUONO?

Che differenza c’è tra i due corsi? Cosa s’intende esattamente per composizione elettronica? Sono domande che spesso ci pongono gli aspiranti studenti METS, e a cui non è immediato dare risposta, perché nel modo d’oggi le figure artistiche e professionali tendono spesso a sconfinare nei ruoli e a volte a confondersi. La filosofia METS è quella di dare sì una formazione di alto livello inerente ad un certo settore, ma anche quella di creare il più possibile connessioni e trasversalità nella formazione degli studenti, cosa a nostro modo di vedere utilissima per il loro futuro artistico e professionale. Per questo motivo i piani di studio dei due trienni hanno ciascuno un proprio focus specifico, ma permettono anche di personalizzare il percorso con materie dell’altro triennio, formando quindi compositori elettronici che hanno anche competenze di tecnica del suono, e tecnici del suono che sanno cavarsela anche in contesti più creativi, una competenza che può fare la differenza anche nel proprio lavoro in studio di registrazione.

Quali sono dunque i focus dei rispettivi trienni? Come si studia, in pratica, in ciascuno di essi?

Il focus del corso di Musica Elettronica ad indirizzo compositivo è, principalmente, acquisire strumenti e conoscenze utili a comporre la propria musica elettronica, sia dal punto di vista estetico che tecnico, sotto forma di composizioni per soli altoparlanti (dallo stereo all’orchestra di decine di altoparlanti dislocati nello spazio) oppure per strumenti musicali di ogni tipo ed elettronica (in tempo reale o differito), live-set, installazioni interattive multimediali, sound art, sonorizzazione di video, performance audio-video, improvvisazioni collettive ed ensemble di laptop, ecc.

Il concetto di musica elettronica dell’indirizzo compositivo, è bene precisarlo, non è riferito alla musica elettronica commerciale, sebbene molte delle tecniche nate in ambito sperimentale siano poi state applicate anche in generi più di consumo, e studiarle possa essere utile anche per migliorare la “produzione” di musica non sperimentale. Alcuni nostri studenti attuali ed ex hanno un background da DJ e alcuni svolgono attività anche professionale in tal senso. Abbiamo anche organizzato delle masterclass dove tematiche legate alle tecniche di produzione audio venivano trattate da esperti di fama del mondo dell’EDM.

Insomma, la parola “accademico” non deve far pensare ad un mondo chiuso che non si guardi intorno. Siamo però convinti che una solida preparazione passi attraverso l’apertura di nuovi orizzonti. La musica elettronica a METS, senza voler creare distinzioni di valore rispetto a generi mainstream, guarda cioè a più ampio raggio verso forme di sperimentazione e ricerca che forniscano spunti e strumenti originali e meno scontati agli studenti per potersi esprimere con maggior consapevolezza e libertà creativa. Si affronta la musica elettronica storica, ma ma si tiene anche conto delle strade e possibilità aperte dalle più recenti estetiche e tecnologie, così come avviene nei maggiori centri di ricerca e sperimentazione sul suono a livello internazionale.

Infine, l’indirizzo compositivo fornisce una preparazione anche sull’esecuzione e interpretazione della musica elettroacustica, sia che si tratti ad esempio di diffondere una composizione su molti altoparlanti decidendone i movimenti nello spazio in tempo reale, sia che si improvvisi in una jam-session con strumenti elettronici creati ad hoc, magari insieme a strumenti acustici di ogni tipo, o ad altre forme d’arte, recitazione, pittura, videoart, realtà immersiva (tutti i sensi coinvolti) ecc. L’elettronica è anche da intendersi come nuovo e moderno strumento musicale, che quindi fornisce occasioni di esibizione in concerto, oltre che di creazione compositiva, oppure, spesso, entrambe le cose contemporaneamente.

 

L’indirizzo tecnico del suono si focalizza invece sulla produzione audio in studio (registrazione, editing, mixing, mastering) della musica prevalentemente altrui, ma anche sull’imparare a gestire situazioni live (fonico di sala e di palco). I generi musicali su cui si lavora in studio e dal vivo vanno dal pop al rock, passando per il jazz e, talvolta, la musica folk ed etnica, ma includono anche corsi di registrazione e finalizzazione discografica della musica classica, oppurtunità abbastanza rara nel panorama didattico italiano.

Gli studenti hanno inoltre la possibilità di verificare sul campo i concetti acquisiti, grazie alla possibilità di collaborare per registrazioni con studenti dei vari corsi di laurea in strumenti classici, pop e jazz del Conservatorio, Docenti e anche a volte esperti ed artisti esterni ospitati nei nostri studi di registrazione o nei nostri abituali spazi per i concerti dal vivo.

Infine, i diplomi accademici ad indirizzo tecnico del suono offrono la possibilità di acquisire varie altre competenze che allargano il significato di “tecnico del suono”, tramite corsi di analisi, sonorizzazione di audiovisivi, elementi di composizione e arrangiamento tramite mezzi elettronici, cenni a linguaggi di programmazione per l’audio e le applicazioni musicali, videoscrittura musicale, interattività e quant’altro permetta una preparazione volutamente ampia. Ci piace parlare di “fonico 2.0” per definire queste competenze estese che vanno spesso oltre il classico studio di registrazione, ma che anche in studio secondo noi fanno la differenza, e la faranno sempre più in futuro.

È infine importante sottolineare che entrambi i percorsi (composizione e tecnico del suono) offrano inoltre agli studenti la possibilità di approfondire la propria preparazione musicale generale, dal solfeggio all’armonia, dall’ear training alla storia della musica, dalla lettura al pianoforte o alle tastiere elettroniche fino alla possibilità di inserire nel proprio piano di studi materie a scelta dello studente, non necessariamente attinenti al proprio corso accademico. Un tecnico del suono potrà magari scegliere di frequentare le lezioni di Armonia Jazz del Conservatorio, o un compositore elettronico potrà approfondire tecniche di composizione tradizionale non elettronica. Anche questo, a nostro parere, può fare la differenza.

CHI SARANNO I MIEI DOCENTI METS?

Uno dei punti di forza della didattica METS è la presenza di un affiatato team di Docenti con esperienza a livello internazionale negli ambiti professionali oggetto dei nostri corsi academici. Un elenco con brevi biografie e link ai siti web personali dei Docenti si trova a questa pagina.

Oltre ai Docenti titolari di cattedra, METS si avvale di un nutrito gruppo di Docenti a contratto specializzati in diverse discipline e con affiliazioni ad alcuni dei più importanti centri di ricerca e produzione musicale italiani ed esteri.

Inoltre, METS invita ogni anno diverse Docenti ospiti e artisti ospiti di fama internazionale a tenere Masterclass gratuite per gli studenti con approfondimenti su argomenti specifici, che diventano così parte integrante dell’offerta formativa dei nostri corsi accademici. Alcune delle Masterclass più recenti sono elencate in questa pagina.

QUANTO COSTANO I CORSI METS E CHE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE CI SONO?

Le tasse universitarie, per disposizione ministeriale, sono proporzionali al reddito del nucleo familiare certificato da un’attestazione ISEE in corso di validità.
Per il 2019, tanto per fare un’esempio, gli studenti con ISEE valido uguale o inferiore a 13.000 € non hanno pagato tasse di frequenza, e per un ISEE uguale o inferiore a 20.000 € il costo complessivo per anno accademico si è attestato a poco più di 496 €.
I costi annuali dei corsi METS sono consultabili cliccando sul regolamento tasse e contributi dell’anno cui si fa riferimento, che è reperibile, insieme ad altri utili documenti, in questa pagina. Una volta aperto il pdf del regolamento tasse, i costi sono riportati al fondo del documento, in tabelle nelle quali occorre fare attenzione a trovare le voci relative a METS e al tipo di corso che interessa: triennio METS oppure biennio METS, in quanto i costi variano. Essi variano anche, come detto, in funzione dell’ISEE, il che spiega le lunghe tabelle. È bene fare attenzione anche a leggere la colonna del costo complessivo annuale, in quanto i pagamenti sono rateizzati in importi più piccoli, in modo da alleggerire almeno temporalmente il carico economico per lo studente, e le tabelle riportano anche l’importo di ciascuna rata. I regolamenti vengono aggiornati nel periodo estivo, di norma con minime variazioni, non necessariamente sempre negative, ma anche positive per gli studenti, come avvenuto negli anni scorsi. Per cui, nel caso non fosse ancora disponibile il regolamento per il prossimo anno accademico, un buon metro di valutazione è di norma costituito da quello dell’anno precedente.

Venendo alle agevolazioni per gli studenti METS, un’interessante possibilità che abbina all’aspetto economico anche un’esperienza formativa supplementare alle lezioni è quella di partecipare in veste di assistenti di studio e di palco all’organizzazione delle attività e degli studi del Dipartimento METS e di altri eventi (cncerti, tesi, manifestazioni) del Conservatorio. Ciò avviene tramite contratti di collaborazione retribuita “100 ore” o “150 ore”, per i quali ogni anno vengono emessi specifici bandi riservati agli studenti. I “100 ore” sono affiancati e guidati da un tutor, di norma un docente METS, con la garanzia quindi che l’attività di collaborazione rappresenti anche un’ulteriore occasione di approfondimento didattico, un po’ più “sul campo”.
Alcuni contratti “100 ore” (aperti anche agli studenti METS) sono di solito messi a bando per collaborazione con la Segreteria didattica per attività d’ufficio, o per attività di collaborazione col servizio prestiti e catalogazioni della nostra Biblioteca.

lnfine, il Conservatorio mette di norma a disposizione degli studenti un numero limitato di borse di studio cui si concorre tramite appositi bandi annuali.

DOVE SI TENGONO LE LEZIONI METS?

Il Conservatorio di Cuneo ha due sedi, una sede “storica”, lungo l’asse pedonale di via Roma, nel cuore del centro storico della città, e l’altra in un grande e moderno edificio situato in Via Pascal, nei pressi delle centralissime Piazza Galimberti e Piazza Foro Boario.

La sede centrale è ospitata in un palazzo d’epoca, il Palazzetto Civico, situato di fronte al Palazzo Municipale e sormontato da una torre civica del 1300, simbolo della città di Cuneo. La sede centrale ospita gli uffici (Direzione, Segreteria Didattica e altri) e una sala da concerto talvolta sede di concerti e masterclass METS. I nostri studenti seguono in sede centrale un numero limitato di materie comuni a diversi percorsi di studio del Conservatorio, come ad esempio Storia della Musica.

La maggior parte delle lezioni e dei laboratori METS ha invece luogo nella nuova sede dell’ex Caserma Cantore, in Via Pascal (area di Piazza Foro Boario, al limite del centro storico, clicca qui per la mappa), inaugurata nel 2015 e dotata di studi di registrazione, sale d’ascolto, sale prova e laboratori attrezzati (per una panoramica sugli studi e le attrezzature vedi questa pagina).

La nuova sede sorge in un’area oggetto in anni recenti di un grande progetto di riqualificazione urbana che ha visto la creazione di una piccola cittadella della musica. I nostri “vicini di casa” sono infatti gli amici di VARCO-Auditorium Foro Boario, uno spazio multifunzionale con sale prova, studi di registrazione e un auditorium da 300 posti che è spesso sede di nostri eventi e concerti.

Entrambe le sedi, storica e nuova, sono facilmente raggiungibili con mezzi pubblici o con un breve tragitto a piedi dalla stazione ferroviaria (circa 9 minuti a piedi da Cuneo FS alla nuova sede, e altrettanti a piedi dalla sede nuova a quella centrale, secondo Google Maps). 

La nuova sede dispone inoltre di un ampio cortile interno con parcheggio riservato e chiuso da un cancello per le auto. Bar, self-service, ristoranti e altri locali e servizi sono nelle immediate vicinanze di entrambe le sedi. 

Anche gli altri luoghi abiutali di concerti ed eventi METS, come il Civico Teatro Toselli e il Complesso Monumentale di San Francesco sono raggiungibili a piedi in breve o brevissimo tempo dalle nostre sedi.

COME SONO STRUTTURATE LE LEZIONI METS DURANTE L’ANNO ACCADEMICO?

Ciascun anno accademico inizia a Novembre e si conclude ad Ottobre dell’anno solare successivo, con, di norma, un diradamento delle lezioni nel mese di luglio e una chiusura estiva nel mese di Agosto, con ripresa di alcune lezioni a Settembre e Ottobre.

Ciascun triennio e biennio METS ha un piano di studi che richiede la frequenza a singoli corsi o laboratori (la parola “corso” qui è intesa come “materia”), che hanno una durata complessiva variabile dalle 20-30 ore fino a corsi di 50-60 ore, con poche eccezioni (ad es. corsi di 10 o 15 ore). Oltre che dal numero di ore di lezione, ciascun corso è caratterizzato anche da un certo numero di crediti formativi. I crediti sono uno strumento per misurare la quantità di lavoro (anche individuale “a casa”) che si richiede allo studente per acquisire le conoscenze o le abilità oggetto del corso cui i crediti si rifersicono. In questo modo, consultando il numero di crediti sui nostri piani di studio, è possibile avere un’idea dell’importanza e del “peso” che una certa materia abbia nel proprio percorso di studi, spesso proporzionale al numero di ore, o al fatto che si tratti di una lezione individuale.

Le lezioni possono essere infatti, a seconda dei corsi, individuali (lo sono ad esempio quelle di composizione elettronica), collettive, o di gruppo (dividendo le classi cioè in piccoli gruppi per attività pratiche).

Agli studenti METS viene inoltre data la possibilità di seguire come uditori anche le lezioni che non sono presenti nel loro piano di studi: ad esempio uno studente del primo anno del triennio di Musica Elettronica ad indirizzo compositivo potrà, se l’orario lo consentirà senza sovrapporsi ad altre sue lezioni, seguire le lezioni dei tecnici del suono. Questi ultimi potranno ovviamente fare lo stesso, se vorranno, con alcune lezioni del corso di composizione. Idem per un corso di biennio con un altro di biennio. Ovviamente la frequenza da uditori non figurerà ufficialmente nel proprio percorso di studi, ma rappresenterà comunque un’ottima opportunità per arricchire la propria preparazione, come dimostra la buona diffusione di questa pratica tra i nostri studenti.

Esiste tuttavia un’interessante possibilità di partecipare attivamente (cioè non come uditori, ma come studenti effettivi) a corsi che non figurano nel proprio piano di studi. Ad esempio, se uno studente di composizione elettronica volesse che sul suo curriculum studiorum figurasse la frequenza ad un corso di tecniche di registrazione (che non fa parte del suo piano di studi), tale studente ha la possibilità di inserirlo ugualmente nel proprio piano di studi come materia a scelta, rispettando in questo caso l’obbligo di frequenza e sostenendo il relativo esame. Gli studenti METS hanno di norma la possibilità di inserire come corsi a scelta tutte le materie METS non presenti nei loro piani di studio (con la sola limitazione, per i trienni, di non poter inserire corsi METS dei bienni). In tal modo è possibile costruirsi un piano di studi con una piccola parte di “personalizzazione”, garantendo una formazione certificata con interessanti percorsi “trasversali”: un tecnico del suono che ha avuto anche una preparazione compositiva, ad esempio, e viceversa.

Venendo al calendario lezioni, i corsi tenuti dai Docenti METS sono pianificati tenendo conto ove possibile anche delle esigenze della maggioranza degli studenti, se compatibili con la disponibilità di spazi, attrezzature e a quella dei Docenti stessi. Gli studenti possono consultare il calendario e le sue variazioni comodamente online (a questa pagina), con la possibilità di abbonarsi e ricevere in tempo reale gli aggiornamenti sulle nuove lezioni inserite.

Alcuni corsi hanno cadenza settimanale, altri bisettimanale (ovviamente fino alla fine delle ore stabilite), altri sono concentrati in determinati giorni e periodi dell’anno, concordati con anticipo.

Tale concentrazione delle ore di alcuni corsi dipende sia dalla loro tipologia (es. le lezioni di tecniche di registrazione, che prevedono spesso la pratica “sul campo”, in lunghe sessioni in studio o con registrazioni “live”, anche in esterna, che richiedono più tempo) sia dal fatto che i Docenti METS provengono da molte parti d’Italia e anche dall’estero. Può così accadere che vi siano settimane più intense ed altre con minor densità di lezioni. Nel calendario online una sigla (METS Comp per i compositori, METS TS per i tecnici del suono, seguita dall’anno di corso, o una generica sigla METS seguita dall’anno di corso per le lezioni comuni a tecnici e compositori) permette di identificare con chiarezza i destinatari delle lezioni, del triennio e sono indicati, oltre alla data e all’ora di lezione, anche la sede, l’aula e il Docente. Alle lezioni dei due bienni METS viene fatta precedere sul calendario la parola Biennio.

Al termine di ciascun corso è previsto un esame con votazione in trentesimi, oppure, per alcuni corsi, una prova di idoneità senza voto. Durante l’anno accademico sono previste tre sessioni d’esame, una invernale verso Febbraio-Marzo, una estiva a Giugno-Luglio ed una autunnale a Settembre-Ottobre. Gli esami si prenotano tramite una procedura online, in finestre temporali decise all’inizio dell’anno accademico e consultabili per ciascun anno accademico sul Manifesto degli studi.

METS È ADATTO ANCHE A STUDENTI-LAVORATORI?

Dipende dall’impegno temporale richiesto dal lavoro. Se quest’ultimo è a tempo pieno, è difficile se non impossibile frequentare le lezioni senza superare il limite delle assenze consentite alle lezioni del Conservatorio. In caso di lavori part-time, oppure serali, nei weekend, estivi o occasionali, può essere meno complicato riuscire a seguire le lezioni senza sforare il limite di assenze, ed è la condizione di diversi nostri studenti-lavoratori.

E’ anche possibile iscriversi a METS come studenti part-time, frequentando grosso modo la metà dei corsi ogni anno, dimezzando l’impegno. I tempi del percorso di studi rispetto agli studenti full-time sono ovviamente più lunghi, ma l’iscrizione part-time aumenta la possibilità di gestire insieme agli studi anche lavori che danno meno flessibilità in termini di impegno temporale.

METS È COMPATIBILE CON LA FREQUENZA AD ALTRE UNIVERSITÀ?

Sì, è possibile frequentare in contemporanea i corsi accademici METS e quelli di un altro corso di laurea in altra università, sottostando a regole che limitano il numero di crediti complessivi annuali sostenuti in entrambi gli atenei. In sostanza, è come se gli studenti frequentassero part-time due università. Ovviamente in questi casi i tempi di conseguimento di entrambe le lauree sono più lunghi, essendo limitato il numero di corsi frequentabili in ciascun ateneo ogni anno.

C’È UN ESAME DI AMMISSIONE PER I CORSI ACCADEMICI DI METS?

Sì. Per i trienni di primo livello (quindi sia per Musica elettronica ad indirizzo compositivo che per Tecnico del Suono) l’esame di ammissione si divide in due parti: una gestita direttamente dai docenti METS e l’altra dai docenti delle materie di Teoria e Solfeggio del Conservatorio. 

La prima, quella gestita dai docenti METS, consiste in un colloquio motivazionale e in un breve test di livello elementare su argomenti affini alla musica e alle nuove tecnologie, per il quale, volendo, consigliamo alcuni brevi testi preparatori.

La seconda prova consiste in un test di cultura musicale generale, da non vedersi necessariamente come una prova di “sbarramento”, quanto piuttosto come un modo di stabilire la preparazione musicale del candidato. Infatti, a seconda dei risultati di quest’ultimo, lo studente può essere o meno destinato ad un corso di riallineamento al fine di recuperare eventuali lacune di teoria musicale o solfeggio. Per maggiori informazioni sulle prove, testi preparatori ed esempi dei test per l’ammissione ai trienni METS, visita questa pagina.

Per i bienni di secondo livello si sostiene esclusivamente un colloquio motivazionale con i Docenti METS, durante il quale gli aspiranti studenti possono presentare alla commissione eventuali lavori già realizzati, coerenti con il percorso scelto.

Info qui per il biennio di Composizione Elettronica e Sound Design e qui per quello di Ingegneria del Suono e Multimedia.

Le prove di ammissione si svolgono di norma nel mese di settembre, mentre le lezioni del nuovo anno accademico iniziano a novembre. 

CON METS SONO POSSIBILI PERIODI DI STUDIO O STAGE ALL’ESTERO?

Certamente! Non solo sono possibili, ma consigliati a tutti gli studenti METS che vogliano e possano farle queste esperienze all’estero durante il loro percorso di studi, dato il grande valore formativo e di arricchimento anche personale che rappresentano.

Grazie all’equipollenza dei titoli accademici dei Conservatori di Musica con le lauree universitarie, gli studenti METS, al pari di quelli universitari, possono accedere ai programmi ERASMUS+ dell’Unione Europa, che consentono di frequentare per un breve periodo i corsi affini al proprio percorso di studi in un’Università o Conservatorio dei paesi dell’Unione Europea aderenti al progetto, con il riconoscimento da parte di METS sia della frequenza alle lezioni che degli esami superati all’estero ai fini del conseguimento del proprio titolo accademico.

Oltre che al tradizionale Erasmus per studio, gli studenti METS possono accedere anche al programma Erasmus+ traineeship, ossia un periodo di stage / tirocinio formativo (job placement) in enti come università, società di concerti, centri di ricerca, studi di registrazione e produzione musicale dell’Unione Europea, altra ottima opportunità di arricchire il proprio bagaglio di esprerienze e reti di contatti in contesti professionali di alto livello e in realtà culturali diverse dalla nostra.

Sia per l’Erasmus per studio che per quello per traineeship sono previste borse di studio a sostegno delle spese di viaggio e soggiorno degli studenti nei paesi stranieri. I bandi per partecipare ai programmi Erasmus+ sono pubblicati periodicamente dal Conservatorio. Per saperne di più visita questa pagina.

I programmi Erasmus+ sono validi anche per gli studenti stranieri in ingresso a Cuneo, il che permette di creare talvolta già a partire dalle nostre aule un clima di scambio culturale con l’estero. Del resto, la vocazione internazionale di METS non si limita all’Erasmus ma tocca vari altri aspetti, dalla presenza costante di visiting professors e artisti dalle maggiori università estere, alla partecipazione a progetti internazionali di larga scala, come ad esempio il network europeo per la creatività digitale EASTN-DC dell’Unione Europea, grazie al quale i nostri studenti e docenti collaborano ad attività (workshop, festival, concerti, seminari, produzioni discografiche) organizzate da 14 prestigiosi partner a livello europeo ed extraeuropeo. Per maggiori informazioni su EASTN-DC visita questa pagina.

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