METS @KMH-STOCCOLMA / BETWEEN FESTIVAL 2019, 8-13 novembre

Dopo la partecipazione al Festival Agorà Creative di Grenoble lo scorso Ottobre, un altro prestigioso appuntamento internazionale in meno di un mese per METS-Conservatorio di Cuneo, partner del network europeo EASTN-DC per la creatività digitale.

Dall’8 al 13 novembre docenti e studenti METS hanno preso parte
al Festival Between 2019, organizzato e ospitato dal KMH, il Royal
College of Music di Stoccolma, nella nuova e avveniristica sede
inaugurata da appena tre anni e dotata delle più moderne attrezzature
e spazi per la musica, come sale da concerto di ogni dimensione, studi di registrazione e produzione musicale, oltre a grandi spazi per la socialità.

La nuova avveniristica sede del KMH, Royal College of Music di Stoccolma

Tra questi ultimi, l’enorme foyer, dove la luce di una gigantesca vetrata illumina il piano terra (atrio del complesso e punto di ritrovo per studenti, docenti e pubblico esterno) e tre diversi livelli di balconate che vi si affacciano. Su queste è stato installato il Vertical Acousmonium, ossia un’installazione consistente in un’orchestra di altoparlanti che copriva una lunghezza di oltre 40 metri disposta su tre livelli diversi di altezza, dalla quale sono stati diffusi a rotazione ogni giorno, per tutta la durata del festival, brani a 24.2 canali del docente METS di Composizione Elettronica Gianluca Verlingieri, dello studente METS Marco Barberis e di Lüdger Brummer (Direttore dello ZKM di Karlsruhe).

L’enorme foyer del KMH, con le tre balconate dove è stato installato il Vertical Acousmonium
Dettaglio dalla balconata superiore con una parte degli altoparlanti del Vertical Acousmonium, esteso su ciascuna delle tre balconate per oltre 40 metri

Altro spazio del grande complesso sito nella capitale svedese è la Lilla Salen, sede del sound dome a 45.4 altoparlanti, vero e proprio tempio della spazializzazione audio. Da questi cerchi concentrici di altoparlanti che si sviluppano in altezza, il nostro docente Giuseppe Gavazza ha diffuso una sua composizione acusmatica in prima esecuzione assoluta, nel quarto concerto del Festival, tenutosi domenica 10 novembre.

I cerchi concentrici del sound dome 45.4 della Lilla Salen del KMH di Stoccolma
Giuseppe Gavazza spazializza dal vivo il suo brano in prima assoluta sul sound dome 45.4

La Nathan Milstein Salen, dedicata al celebre violinista russo, è stata invece teatro del quinto concerto del Festival, interamente dedicato a METS con lavori per chitarra ed elettronica, eseguiti da Davide Ficco alla chitarra con Marco Barberis e Gianluca Verlingieri all’elettronica. In programma lavori di Giuseppe Gavazza (Dodici corde e mezzo, 2014), Azio Corghi (Consonancias y Redobles, 1973, in una nuova versione con elettronica originale restaurata ed espansa da Gianluca Verlingieri nel 2018), Luis Milan (Fantasia XVI, 1536, brano rinascimentale che ha ispirato sia Corghi che Verlingieri, diffuso qui nella versione registrata da Davide Ficco) e infine altre due prime assolute: Aavaye Darun dello stesso Ficco e Resonancias y Redobles di Gianluca Verlingieri.

Davide Ficco esegue nella Nathan Milstein Salen musiche per chitarra ed elettronica di Giuseppe Gavazza, Azio Corghi (con elettronica originale restaurata ed espansa da Gianluca Verlingieri), Luis Milan e due prime assolute: Aavaye Darun dello stesso Ficco e Resonancias y Redobles di Gianluca Verlingieri
Marco Barberis all’elettronica durante il concerto di Davide Ficco

La Lilla Salen ha visto inoltre esibirsi martedì 12 novembre, durante il settimo concerto del Festival, il neo-laureato al biennio compositivo METS Francesco Torelli, a Stoccolma per una internship Erasmus+ presso l’EMS, storico studio di musica elettronica della capitale svedese.

Il neo laureato del Biennio METS ad indirizzo compositivo Francesco Torelli durante la sua internship Erasmus+ al prestigioso EMS di Stoccolma

Sempre martedì 12 il METS ha curato inoltre due presentazioni per il pubblico della Nathan Milstein Salen. Nel primo paper Davide Ficco ha presentato la sua ricerca sulla “extended guitar”, strumento ibrido collegato a complessi sistemi di trasduzione che includono dalle molle alle percussioni etniche, ossia due daf persiani. Nel secondo paper Gianluca Verlingieri ha descritto il proprio lavoro di ri-composizione del nastro originale della parte elettronica di Consonancias y Redobles di Azio Corghi, di cui è stato incaricato dallo stesso Corghi e che ha condotto in collaborazione con Davide Ficco per la registrazione del materiale chitarristico poi elaborato elettronicamente.

Davide Ficco introduce la sua ricerca sull’ “extended guitar” ad un pubblico di artisti e ricercatori proveniente da mezza Europa
Gianluca Verlingieri relaziona al pubblico della Nathan Milstein Salen sul percorso tecnico ed estetico che ha portato al restauro e all’espansione della parte elettronica originale di Consonancias y Redobles di Azio Corghi e sulle influenze che questo lavoro e la musica di Luis Milan hanno avuto sul suo brano Resonancias y Redobles in prima assoluta a Stoccolma.

Nel pomeriggio di mercoledì 13 novembre si è tenuta infine una visita della delegazione METS presso lo storico EMS Elektronmusikstudion di Stoccolma, dal 1964 al centro della scena della ricerca e produzione di musica elettronica in Svezia, e noto internazionalmente per ospitare nei suoi studi riccamente attrezzati artisti in residenza da tutto il mondo.

Il synth modulare Buchla 200 presente nello studio 4 dell’EMS
Con il Direttore dell’EMS, Mats Lindström

La trasferta svedese di METS è parte delle attività organizzate dal Conservatorio di Cuneo nell’ambito del progetto europeo EASTN-DC, European Art Science Technology Network for Digital Creativity (www.eastn.eu e www.eastndc.eu) di cui è partner, insieme a KHM Royal College of Music di Stoccolma, che ha organizzato il Festival Between 2019.

 

 

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